La stesura di un testo accademico richiede ricerca, studio, una struttura che abbia una logica e, non meno importante, la citazione delle fonti. Probabilmente vi sarete chiesti se si può usare il modello di linguaggio ChatGPT di OpenAI per la creazione di un testo accademico, dalla ricerca fino alla stesura stessa. È un plagio? La domanda è meno banale di quel che sembri. È lecito usarlo per la ricerca? Quanto sono affidabili le risposte? E soprattutto, come usarlo? Prima di rispondere a queste domande, cerchiamo di capire cosa sia ChatGPT e perché può essere utile nella creazione di testi accademici.

In questo articolo imparerete come usare al meglio ChatGPT per aiutarvi nella scrittura di testi accademici! Continuate a leggere.

Cos’è ChatGPT

ChatGPT è un’intelligenza artificiale. Ne esistono varie tipologie ma nel suo caso è un modello di linguaggio. Cosa si intende per modello di linguaggio? Detto in maniera semplice, un modello di linguaggio è un sistema di intelligenza artificiale che ha l’obiettivo di comprendere il linguaggio naturale dell’uomo e di produrre risposte coerenti e appropriate a un determinato input testuale. Lo fa attraverso l’apprendimento automatico, che nel gergo informatico prende il nome di Machine Learning, ovvero una macchina capace di imparare dal linguaggio umano col fine ultimo di generare risposte coerenti e fluide a determinate domande oppure a input testuali. Immaginate un bambino super dotato capace di assorbire come una spugna l’intero sapere del linguaggio umano, compresi il sapere di tutte le materie e il know-how di parecchi mestieri.

Cosa si intende tuttavia con la sigla GPT?

Il modello di linguaggio GPT (Generative Pre-trained Transformer) è stato sviluppato da OpenAI e ha una struttura molto complessa, composta da numerosi parametri e livelli di elaborazione. Ad esempio, GPT-3, la penultima versione di questo modello, ha più di 175 miliardi di parametri, il che lo rende uno dei modelli di linguaggio più avanzati e sofisticati attualmente disponibili.

Prima di spiegare come usare ChatGPT, è consigliato capire il suo processo di apprendimento, così da poter cogliere in un secondo momento i suoi pregi e falle.

ChatGPT

Il processo di apprendimento di ChatGPT

Il processo di addestramento di un modello di linguaggio inizia con la raccolta di grandi quantità di dati testuali, che vengono utilizzati per insegnare al modello come funziona il linguaggio naturale. Questi dati possono includere libri, articoli di giornale, conversazioni, tweet e altro ancora.

Una volta che i dati sono stati raccolti, il modello viene addestrato utilizzando un algoritmo di apprendimento automatico, come ad esempio il deep learning. Durante l’addestramento, il modello cerca di identificare modelli e relazioni tra le parole e le frasi nel testo, in modo da poter generare risposte coerenti e appropriate a un determinato input testuale.

Il processo di apprendimento di ChatGPT

Il processo di addestramento viene eseguito in diverse fasi. Nella prima fase, il modello viene addestrato su un insieme di dati di addestramento, che consiste in molte frasi o testi di input e le relative risposte desiderate o etichette. Il modello utilizza questo insieme di dati per imparare a generare risposte appropriate per un input testuale. Attraverso i cosiddetti “pesi”, ChatGPT cerca di dare all’utente la risposta più pertinente possibile mentre ne esclude altre grazie a un lungo processo di feedback tra l’IA e l’utente. È simile al nostro soppesare.

Successivamente, il modello viene valutato su un insieme di dati di validazione, che contiene testi diversi da quelli utilizzati nella fase di addestramento. Questo aiuta a identificare eventuali problemi di overfitting (sovrapposizione) o underfitting (sottostima) del modello.

Infine, una volta che il modello ha superato la fase di validazione, viene utilizzato per generare risposte a input testuali nuovi e mai visti prima. In questa fase, il modello utilizza la conoscenza acquisita durante l’addestramento per generare risposte appropriate e coerenti con l’input testuale.

Come usare ChatGPT per la creazione di testi accademici

Per prima cosa, bisogna creare un account gratuito nel sito di OpenAI. Una volta creato l’account, vi troverete nella chat, dove è possibile scrivere i comandi, in basso, all’interno di una barra. I comandi servono per chiedere a ChatGPT di generare un testo in base alla richiesta espressa. Esistono comandi più efficaci rispetto ad altri. Se desiderate una risposta pertinente, è meglio scrivere nella chat un comando il più specifico possibile, senza ovviamente esagerare. Quindi:

  • Un comando è un input in forma scritta, ovvero si scrive nella chat la richiesta espressa. Potrebbe essere una ricerca su un movimento letterario, come il naturalismo francese, oppure l’indice per un testo accademico o ancora, la produzione di testo da inserire nei paragrafi.
  • Il risultato (output) è il testo generato dall’intelligenza artificiale. La forma (tipo di linguaggio) e il contenuto della risposta dipendono in larga parte dal tipo di comando espresso nella chat.

È disponibile la cronologia delle chat, che troverete nella barra laterale a sinistra. Inoltre, per evitare di confondersi, si ha la possibilità di aprire più chat.

Consigli utili per creare testi accademici efficaci e a antiplagio

Fase 1 – La ricerca

Nella fase di ricerca non si rischia il plagio, ci sono tuttavia delle insidie da evidenziare! Attuare una buona ricerca con ChatGPT non è così semplice come il buon senso può far credere. Innanzitutto, i parametri di ChatGPT sono un limite. Tra l’altro, non è aggiornato sugli ultimi avvenimenti o sviluppi (anche se esiste un trucco per aggirare il problema, dopo lo spieghiamo). Per tal motivo, durante la fase di ricerca bisogna verificare quanto della ricerca fatta dall’intelligenza artificiale corrisponda al vero. Se la risposta è positiva, possiamo prendere spunti per il futuro testo accademico.

Fase 1 – La ricerca

Alcuni consigli:

  • Usate il comando “Da ora in poi comportati come [ruolo da interpretare]”. Può essere uno storico, neurologo, biologo e via dicendo. Tale comando permette all’intelligenza artificiale di assumere un certo ruolo, col risultato di dare risposte più mirate e dettagliate.
  • Usate il comando “Metti per iscritto una mappa concettuale/schema su [argomento]”. Questo comando avanzato potete usarlo per schiarirvi le idee su un determinato argomento, oppure per semplificare il più velocemente possibile lo studio.
Fase 2 – Generazione di un indice

L’indice è un elenco ordinato delle varie parti che costituiscono un libro, un articolo oppure un testo accademico. Potete chiedere a ChatGPT di generare un possibile indice del vostro testo accademico, in base all’argomento trattato. Basta inserire il seguente comando nella chat: “Genera un indice per un testo accademico su [argomento specifico da trattare]. Il bot genererà i titoli dei capitoli e anche i sottotitoli di ogni capitolo. Un esempio è il seguente:

Fase 2 – Generazione di un indice

Ecco un possibile indice per un testo accademico sulla fenomenologia:

  1. Introduzione
    • 1.1. Definizione del termine fenomenologia
    • 1.2. Breve storia della fenomenologia come corrente filosofica
  2. Fondamenti della fenomenologia
    • 2.1. La riduzione fenomenologica
    • 2.2. L’intenzionalità dell’esperienza
    • 2.3. La nozione di “mondo della vita”
  3. La fenomenologia di Husserl
    • 3.1. La teoria delle idee
    • 3.2. La teoria della percezione
    • 3.3. La nozione di “intenzionalità pura”
  4. Ecc…

L’indice generato da ChatGPT non deve necessariamente coincidere con quello del testo accademico, ciononostante può essere visto come una linea guida del testo. Dopodiché, passiamo alla scrittura dei paragrafi all’interno dei capitoli.

Fase 3 – Generazione dei capitoli

È plagio copiare il testo generato da un modello di linguaggio? Sì, se si copia il testo per intero. Si possono usare alcune parti generate, c’è un certo grado di tollerabilità, dettato più che altro dal buon senso. Dopotutto un plagio è presentare il lavoro altrui come proprio, e seppur l’intelligenza artificiale non sia un umano, è altresì vero che formula un testo come un essere umano piuttosto istruito. Insomma, un plagio è l’atto di copiare gran parte di un testo e spacciarlo per proprio.

Detto questo si potrebbero usare pezzi di paragrafo generati dall’IA, magari quelli più tecnici e privi di interpretazione, nel proprio testo accademico. Come detto prima, senza esagerare, devono costituire la minima parte del proprio testo! A tal proposito, si potrebbe chiedere a ChatGPT di usare un certo tono, un certo tipo di linguaggio, figure retoriche, metafore e tecniche letterarie. Più si è distinti nei comandi, meglio è.

Fase 4 – Verifica delle fonti con il plug-in WebChatGPT

Questa estensione gratuita, disponibile sia per Google Chrome che Firefox, permette di aggiungere le fonti nelle risposte di ChatGPT. Il modello di linguaggio aggiungerà molteplici fonti nelle sue risposte, fonti cliccabili sotto forma di link direttamente nella chat. Ciò permette una verifica veloce del testo. Tra le opzioni, è possibile selezionare la data di pubblicazione delle fonti.

Fase 5 – Editing del testo accademico

ChatGPT può aiutare nell’editing di un testo accademico in diversi modi:

  • 1.Correzione grammaticale: può rilevare errori di grammatica e fornire suggerimenti su come correggerli. Ad esempio, può suggerire la correzione di errori di punteggiatura, di concordanza tra soggetto e verbo, di costruzione di frasi corrette e altro ancora.
  • 2.Controllo dell’ortografia: può anche rilevare errori di ortografia e suggerire correzioni. Questo aiuta a garantire che il testo sia privo di errori di ortografia che possono influire negativamente sulla sua qualità.
  • 3.Revisione del contenuto: ChatGPT può aiutare a migliorare il contenuto del testo accademico. Infatti può suggerire alternative per le parole ripetitive, suggerire sinonimi più appropriati, e fornire suggerimenti sulla struttura e coerenza del testo.
  • 4.Fornire informazioni aggiuntive: non si limita solo a correggere errori. Questo modello di linguaggio può fornire informazioni aggiuntive su un determinato argomento, come definizioni, esempi e spiegazioni supplementari. Ciò può aiutare a rendere il testo accademico più ricco di contenuti e informativo.
  • 5.Fornire suggerimenti sullo stile: infine può fornire suggerimenti sullo stile di scrittura, come l’uso di frasi più concise e chiare, la scelta delle parole giuste e l’uso di esempi appropriati per chiarire un concetto.

In sintesi, ChatGPT può aiutare nell’editing di un testo accademico fornendo correzioni grammaticali, revisione del contenuto, suggerimenti sullo stile di scrittura e informazioni aggiuntive su un determinato argomento. In tal modo è possibile migliorare la qualità del testo e garantire che sia privo di errori.

Fase 5 – Editing del testo accademico

Conclusione

In conclusione, l’utilizzo di ChatGPT per lo sviluppo di un testo accademico può essere un’ottima opzione per migliorare la qualità del proprio lavoro. Grazie alla sua vasta conoscenza e alla sua capacità di apprendimento continuo, ChatGPT può fornire informazioni e suggerimenti utili per la ricerca e la scrittura di un testo accademico, aiutando a rendere il lavoro più accurato e informativo.

Ciononostante, è importante ricordare che ChatGPT non deve essere considerato un sostituto della propria conoscenza o della propria ricerca, ma piuttosto un’aggiunta utile e complementare, una sorta di “terzo braccio”. È importante verificare sempre la validità delle informazioni fornite da ChatGPT e controllarle con altre fonti affidabili per garantire che il testo accademico sia veritiero. Altrimenti sono guai.

Inoltre, è importante utilizzare ChatGPT in modo strategico e mirato, ponendo domande specifiche e utilizzandolo per ottenere informazioni aggiuntive. Utilizzando ChatGPT in questo modo, è possibile migliorare la qualità del proprio lavoro accademico, ma anche migliorare la propria conoscenza su un determinato argomento. Non si finisce mai di imparare. Speriamo che questa guida vi sia stata utile!