Elaborato finale per il corso oss
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La stesura dell’elaborato finale per il corso OSS determina un momento essenziale nel percorso di formazione di ogni studente, serve a dimostrare non solo le competenze acquisite ma ad approfondire un argomento che è stato di particolare interesse per il discente. La tesina è dunque parte integrante nella formazione degli operatori socio-sanitari, fornendogli la possibilità di consolidare gli studi fatti e di sviluppare maggiori conoscenze su nuove tematiche; incoraggia lo studente a sviluppare l’autonomia, a consultare fonti bibliografiche preparandoli per affrontare la professione futura.
La realizzazione della tesina, che dovrà essere di circa 10-15 pagine, deve partire da una pianificazione attenta; si inizia dalla scelta dell’argomento preferendo un tema che sia di attualità e che possa avere un riscontro significativo anche nella pratica professionale basandosi sulle preferenze personali e sulla disponibilità di materiale di ricerca, facendo una scrematura preliminare per individuare argomenti che non siano già stati trattati nelle ricerche passate, consultando bibliografia, pubblicazioni scientifiche, siti specializzati, libri, articoli, studi di caso.
Bisogna poi organizzare le informazioni raccolte in sezioni logiche di facile comprensione e che rispondano alle domande poste dall’argomento scelto che va approfondito nelle sue diverse sfaccettature: legislative, psicologiche, igienico-sanitarie e socio-culturali. L’argomento scelto deve essere sviluppato in modo esaustivo e specifico evitando di essere troppo generici. Alcuni esempi di argomenti da trattare possono riguardare l’igiene del paziente partendo da una riflessione generale su ciò che si intende per igiene in ambito sanitario e proseguendo con le tecniche di igiene da adottare in pazienti allettati oppure con difficoltà motorie. Altro argomento molto importante nella pratica quotidiana sono le ulcere da pressione con le mansioni tipiche dell’OSS nella gestione del problema.
Conoscere le medicazioni avanzate e la modalità di cura delle lesioni da decubito è fondamentale per lavorare sia a domicilio che in ambito ospedaliero. É molto utile conoscere le mansioni di quella che a breve sarà la professione quindi si può incentrare la tesina su un argomento come le competenze dell’OSS, magari soffermandosi sull’ esperienza pratica vissuta durante il tirocinio.
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É un argomento che dà la possibilità di spaziare ma bisogna studiare attentamente tutte le attività e le competenze elencate nell’Accordo Stato-Regioni del 2001 e prestare particolare attenzione a quelle che non sono le competenze dell’OSS. Molto utile è anche lo studio dei parametri vitali quindi la rilevazione della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca, della temperatura corporea e della frequenza respiratoria che sono tutte competenze dell’Operatore socio sanitario.
Lo studio può essere per esempio incentrato sulla capacità dell’OSS di interpretare i parametri da dover poi riferire subito al medico o all’infermiere poiché potrebbero essere indice di uno stato di malattia del paziente. Altri argomenti possono essere la gestione del dolore nei pazienti, la prevenzione delle infezioni ospedaliere o l’assistenza ai pazienti anziani.
La struttura della tesina deve essere ben definita, in generale si distinguono tre parti principali: introduzione, sviluppo e conclusione. Nell’ introduzione si fornisce una panoramica generale del tema scelto. È importante stabilire il contesto e spiegare perché l’argomento è rilevante per la professione. Questa parte dovrebbe delineare gli obiettivi della tesina e anticipare ciò che verrà trattato successivamente. Si deve utilizzare un linguaggio chiaro e accessibile, evitando termini troppo tecnici che potrebbero risultare poco comprensibili. Nello sviluppo viene approfondito l’argomento diviso solitamente in capitoli, supportando lo scritto con dati, ricerche o studi di caso.
Per ciascun argomento trattato si deve presentare un’analisi critica cercando di capire come queste ricerche si applicano nella pratica lavorativa. È essenziale mantenere una struttura chiara e un filo logico tra i vari punti studiati mostrando un’ottima padronanza del linguaggio tecnico. Nelle conclusioni si riassumono i punti chiave offrendo una riflessione personale sugli studi fatti ed evidenziando proposte di miglioramento. Infine vengono sintetizzati i punti fondamentali della discussione e quali sono le competenze acquisite.
La struttura quindi deve prevedere: il frontespizio in cui vengono indicati il luogo dove si è fatto il corso, il titolo dell’elaborato, il nome del candidato e del docente; seguono poi indice, introduzione, sviluppo, conclusioni e bibliografia. Normalmente bisogna impostare i margini di almeno 2,5 cm su tutti i lati (superiore, inferiore, sinistro e destro); come carattere utilizzare Times New Roman o Arial con dimensione 12 per il corpo del testo, 14 per i titoli e 16 per i capitoli ed interlinea 1,5 o 2.
Mettere in corsivo i termini stranieri di uso comune, usare il grassetto solo nei titoli ma non nel testo, dare un titolo e dei numeri a tabelle e grafici (es. Tabella 1.2: quantità urine delle 24 ore), citare gli autori e riportare in nota i riferimenti bibliografici, infine usare le note per gli approfondimenti.
Da non sottovalutare l’importanza della bibliografia; i cataloghi delle biblioteche universitarie o pubbliche sono una risorsa preziosa per accedere a libri e riviste specializzate. Ci sono poi le piattaforme online che raccolgono materiale didattico per approfondire alcuni aspetti della formazione OSS. É sempre importante verificare l’attendibilità delle fonti consultate e citarle in maniera corretta nel proprio lavoro. La bibliografia deve essere strutturata in modo coerente, seguendo le regole di citazione concordate con il proprio insegnante. Alcuni esempi di citazione sono:
Libri: Cognome, Nome. (anno). Titolo del libro. Città: Editore. Giuliani, Sabrina. (2021). L’assistenza ai pazienti con Alzheimer. Roma: Editori Riuniti.
Riviste: Cognome, Nome. (anno). Titolo dell’articolo. Nome della rivista, volume (numero), pagina iniziale-pagina finale. Murroni, Giorgia. (2016). La qualità dell’assistenza OSS. Rivista di Scienze Infermieristiche, 10(2), 15-25.
Siti web: Cognome, Nome. (anno). Titolo della pagina/articolo. Nome del sito web. URL. Annosca, Mario. (2024). Il ruolo dell’OSS nella presa in carico del paziente. Ministero della Salute. Recuperato da https://www.minisiterosalute.it
Documenti di legge o regolamenti: Nome del documento. (Anno). Descrizione del documento. Organizzazione o autorità emittente. Circolare Ministeriale del 16 gennaio 2003 (2003). Disciplina la formazione complementare in assistenza sanitaria per l’OSS. Ministero della Salute.
La bibliografia va messa in ordine alfabetico per cognome dell’autore e, se un autore ha pubblicato più opere, vanno ordinate per anno di pubblicazione.
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