
Introduzione
L’intelligenza artificiale (IA) è sicuramente una delle ultime novità del mondo tecnologico che sta entrando sempre più nelle nostre vite quotidiane. Questo strumento sta modificando in modo profondo il nostro modo di scrivere, studiamo o in generale produciamo moltissimi contenuti. Ovviamente parlando di ambito accademico la domanda che sorge spontanea è sicuramente: posso davvero scrivere la tesi con ChatGPT? Molti studenti infatti vorrebbero potersi avvalere di questo strumento per potersi aiutare anche nella scrittura della tesi di laurea.
Attualmente la IA pemane le nostre vite e non si può negare che l’uso di ChatGPT per la tesi di laurea sia ormai una realtà concreta. Sempre più studenti, non solo universitari, si servono di IA perché molto avvezzi all’uso di strumenti digitali, oppure con poco tempo da dedicare alla stesura dei propri elaborati perché sovraccarichi di lavoro e scadenze. Alcuni studenti se ne servono per avere un’idea di massima, altri per correggere o riformulare i propri paragrafi, o ancora velocizzare la stesura dei propri elaborati. Ma in sostanza si tratta di una pratica lecita? È utile davvero? E soprattutto: è etico?
Come ogni tecnologia potente, anche l’intelligenza artificiale per la tesi deve essere utilizzata con criterio e consapevolezza e in questo articolo valuteremo quali sono gli aspetti più importanti per poter capire quali sono i reali vantaggi, limiti e soprattutto i rischi. Offriremo anche consigli pratici su come scrivere la tesi con ChatGPT in modo corretto, non incappando negli errori, cadendo in facili scorciatoie che portano a sanzioni.
Cos’è ChatGPT e come può aiutare nella tesi
Per iniziare possiamo dire che ChatGPT è un assistente virtuale che si basa sull’intelligenza artificiale che è stata sviluppata da OpenAI. Si serve di modelli linguistici avanzati che possono capire il nostro linguaggio naturale generando testi e risposte. Questo significa che si piò interagire con ChatGPT come se stessimo parlando con un tutor, uno scrittore o un revisore, chiedendo: “Scrivimi un’introduzione per una tesi sulla sostenibilità”, oppure “Aiutami a riformulare questo paragrafo”.
Quindi come possiamo usare ChatGPT per la tesi, sfruttando questo strumento facendo davvero la differenza?
- Generazione di idee: ChatGPT ti può aiutare a superare il blocco “dello scrittore” dado suggerimenti per iniziare dandoti ad esempio titoli, temi e domande di ricerca. Quindi se per caso sei indeciso su quale sarebbe l’argomento più interessante da trattare o quale sarebbe il punto focale sul quale concentrarsi. In pratica puoi farti creare dalla IA varianti di indice, scenari da proporre al tuo relatore.
- Suggerimenti per la struttura: una volta scelta al meglio il tuo argomento, puoi richiedere la stesura di indici o scalette. ChatGPT può quindi suggerirti come affrontare al meglio la stesura di una tesi o addirittura crearti un indice in toto rendendola adatta al tuo argomento.
- Riscrittura o semplificazione: puoi richiedere un controllo grammaticale, sintattico o migliorare quanto hai scritto, rendendolo più fluido e aulico. Ovviamente dovrai verificare quanto il tuo testo resti coerente con quanto hai scritto.
- Ricerca di sinonimi, frasi di transizione: nella stesura della tesi è molto importante mantenere uno stile elegante, fluido e non ripetitivo. ChatGPT quindi può suggerirti connettivi, transizioni, alternative lessicali che donando al tuo un tono più professionale.
Un piccolo disclaimer a questo punto è d’obbligo. ChatGPT non può considerarsi come un sostituto di una ricerca bibliografica e non può generare citazioni accademiche reali. Dobbiamo considerare l’IA come un supporto linguistico e creativo. Non si tratta di un semplice motore di conoscenza verificabile in maniera univoca.
Vantaggi nell’uso di ChatGPT per la tesi
Servirsi di ChatGPT per gli studenti universitari può creare un’esperienza di stesura molto interessante, ecco alcuni motivi:
- Aiuto nella scrittura e chiarezza: Per alcuni può essere complicato creare un filo logico in quanto studiato, dando un ordine alle proprie idee. Possiamo sfruttare quindi ChatGPT per poter avere dei paragrafi scritti in modo logico e ben scritti, partendo da appunti disordinati.
- Stimola la produttività e l’organizzazione: possiamo usare la AI come una sorta di compagno di scrittura. Possiamo creare egli obiettivi giornalieri, crearci un calendario di consegne, chiedergli di rileggere quanto abbiamo scritto, organizzare per capitoli il nostro elaborato…
- Risparmio di tempo: potrebbe aiutarci a ridurre di molto i tempi, per esempio creando una prima bozza dell’introduzione o della conclusione, creare una lista di parole chiave oppure stendere gli obiettivi della tesi.
- Supporto per studenti non madrelingua: quello che spesso scordiamo è la difficoltà per gli studenti expats di stendere una tesi in quella che per loro non è la propria lingua madre. Questi studenti possono affidarsi a ChatGPT per avere una valida correzione grammaticale, sintattica oppure ampliare il lessico impiegato.
- Suggerimenti stilistici e logici: la IA offre la possibilità d’individuare delle incongruenze a livello logico, oppure migliorare lo stile, chiedendo una revisione del testo.
Rischi e limiti dell’intelligenza artificiale
Abbiamo parlato dei vantaggi, ma non possiamo nascondere che esistono anche rischi legati all’uso dell’IA nella tesi. Se si decidesse d’ignorarli potremo avere delle conseguenze pesanti:
- Rischio plagio: si rischia di cadere nel plagio involontario dato che i testi generati dalle intelligenze artificiali se non vengono rielaborati potrebbero essere molto generici oppure ispirarsi a piene mani ad altri già scritti e ritrovabili online.
- Informazioni non verificate: le informazioni ottenute è possibile che non siano verificate perché le AI non possono accedere alle molte banche dati accademiche come ad esempio JSTOR o Scopus. Questo potrebbe portare ad inserire nel proprio elaborato informazioni obsolete, non esatte, inidonee o peggio non verificate.
- Mancanza di fonti accademiche: si potrebbe non avere dele fonti non verificate e non reali, perché i testi citati potrebbero anche essere non reali. Per questo è necessario integrare le proprie fonti con la ricerca bibliografica reale.
- Uniformità stilistica sospetta: il tipo di testo fornito potrebbe offrire uno stile di scrittura quasi robotico, privo di errori e troppo pulito. Cosa assolutamente sospetta non naturale.
- Penalizzazioni accademiche: attualmente moltissimi atenei d’Italia hanno deciso di servirsi di software che possono riconoscere i testi generati da AI accademica. Utilizzare questo strumenti in modo errato, può portare ad avere sanzioni, bocciature o peggio, la revoca del titolo accademico.
È legale usare ChatGPT e la IA per la tesi?
Quest’argomento è complesso e non si può riassumere con un semplice si oppure no. Nel nostro paese non esiste alcuna norma che vieta esplicitamente l’uso dell’intelligenza artificiale per compilare dei testi accademici. Però è bene ricordare che l’università è un ente con un potere normativo interno, che si compone di codici etici, regolamenti didattici e norme interne presenti in ogni ateneo, come espressione di autonomia interna. Quindi, come capire come muoversi?
- Per prima cosa effettua un controllo del regolamento del tuo corso di studi. Esistono infatti università che indicano in modo espresso il divieto dell’uso di intelligenza artificiale, mentre altri hanno approcci più flessibili, tollerandone l’uso se dichiarato e usato solo per controlli.
- Come abbiamo suggerito, la IA è lecitamente utilizzabile come supporto, non come autore. Questo significa che l’autore della tesi deve essere una persona umana e la IA deve essere utilizzata per sopperire esclusivamente per stendere un indice, riformulare o correggere i paragrafi già scritti o superare i blocchi di scrittura.
- Se la IA è stata ampiamente utilizzata è opportuno dichiararne l’uso. Se per esempi la IA ti ha aiutato nella stesura di metà della tua tesi, è bene indicarne l’uso nella premessa metodologica, denotando trasparenza e consapevolezza. All’estero infatti si sta già prevedendo una sezione specifica dove indicare quali strumenti digitali e assistenti virtuali si son utilizzati.
Come usare la IA in modo corretto (e sicuro) per la propria tesi
Esiste però un modo per potersi servire delle AI per la tesi: i consigli sono pochi e di facile intuizione:
- Non fare un semplice copia incolla per poi consegnare, rielabora sempre i testi generati. Usa il testo generato come un semplice punto di partenza da personalizzare, arricchire con fonti, il tuo stile di scrittura e pensieri personali. Molto importanti sono le integrazioni personali che possano rendere il tuto elaborato da generale a molto specifico e autorevole.
- Ricordati di fare una verifica sempre i dati e le affermazioni dato che le IA possono fornire dati non veri ma dei riempitivi, per darti una fonte di tuo gusto.
- Serviti di tool o software antiplagio come Turnitin, Compilatio, PlagScan. Questo permette d’individuare e ridurre al minimo il rischio di plagio e valutare la percentuale di testo scritto con IA.
- L’uso consapevole della IA è fondamentale. Se lo utilizzi in momenti specifici della tua vita, la tentazione di finire alla svelta è decisamente alta, pertanto se sei stanco e demotivato è molto meglio staccare per ricaricare le proprie energie.
Strumenti utili
Dopo aver creato il tuo elaborato, puoi sfruttare vari strumenti in grado di darti un maggiore supporto e aiutarti a correggere il tuo elaborato ben prima di consegnarli. Questi strumenti migliorano l’esperienza di scritture con ChatGPT e sono la chiave per una tesi originale, corretta e coerente.:
- Grammarly, DeepL Write, LanguageTool: migliorano la grammatica, il lessico e lo stile. Utile per affinare il testo scritto o correggere refusi.
- LanguageTool – Correttore grammaticale online in italiano, molto efficace.
- Grammarly (versione italiana) – Ottimo per individuare refusi, ripetizioni e suggerimenti stilistici.
- Microsoft Word / Google Docs – Hanno integrati controlli ortografici e suggerimenti in tempo reale.
- Turnitin, Compilatio, PlagScan: verificano la percentuale di testo simile a fonti già pubblicate. Indispensabile per evitare sanzioni accademiche.
- Plagscan – Permette di controllare se il testo è troppo simile ad altre fonti online.
- Unicheck – Utilizzato anche da università, segnala eventuali similitudini con fonti pubbliche.
- Turnitin (tramite l’università) – Uno dei più affidabili, ma spesso accessibile solo tramite il relatore.
- Zotero, Mendeley, EndNote: aiutano a gestire le citazioni bibliografiche, formattare le note e creare automaticamente le bibliografie secondo gli standard APA, MLA o Chicago.
- TesiUp, Servizi di tutoraggio tesi: offre un supporto professionale integrato per studenti che vogliono un parere umano, una correzione esperta o un affiancamento nella fase finale. Dopo due riletture complete, è sempre consigliabile far rileggere la tua tesi ad una persona esterna.
Esempi reali di errori frequenti (senza nomi)
Ti lascio un piccolo elenco di alcuni errori realmente commessi da studenti, ovviamente messi in forma anonima. Questo potrebbe esserti utili per rendere più autorevole il tuo elaborato:
Errore #1 – Citazioni “fantasma”
“Lo studente ha inserito una citazione tra virgolette ma non ha riportato alcuna fonte nella bibliografia. Dopo il controllo antiplagio, è emerso che la frase era presa da un articolo online.”
Soluzione: quando riporti un testo o un pensiero, inserisci immediatamente la fonte tra le note. In questo modo non rischierai di dimenticare la fonte.
Errore #2 – Bibliografia incoerente
“Il capitolo 2 cita testi accademici mai menzionati nella bibliografia finale. Inoltre, i titoli sono elencati senza ordine né formato.”
Soluzione: scegli uno stile per stendere la biografia e le citazioni tra i vari stili presenti come l’APA, MLA, Chicago…applicandolo sempre.
Errore #3 – Consegnare senza revisione
“La tesi conteneva refusi evidenti (‘laurando’ invece di ‘laureando’) e frasi incomplete. Lo studente ha ammesso di aver stampato tutto la sera prima senza rileggere.”
Soluzione: rileggi almeno 2 volte la bozza e se puoi fai rileggere da una persona esterna.
Errore #4 – Presentazione non preparata
“Durante la discussione, il candidato ha letto le slide senza guardare la commissione, mostrando insicurezza e confusione.”
Soluzione: sembra scontato ma le slide devono essere esclusivamente un supporto. Stendi un discorso e poi provalo per vedere se rientra nei tempi ed è di tuo gusto.
Checklist – I 10 errori da evitare nella tua tesi
Ti offro uno strumento molto utile, che potrai stampare e man mano verificare passo dopo passo se la tua tesi è pronta per la consegna oppure cosa devi ancora rivedere.
Da controllare | Hai fatto? |
1. Hai scaricato e seguito le linee guida ufficiali della tua università? | ☐ |
2. Hai scelto un argomento preciso, gestibile e coerente con il tuo corso? | ☐ |
3. Hai iniziato a scrivere con sufficiente anticipo, evitando di ridurti all’ultimo minuto? | ☐ |
4. Hai sempre citato correttamente le fonti, anche quando hai parafrasato? | ☐ |
5. Hai fatto una revisione accurata per eliminare refusi ed errori grammaticali? | ☐ |
6. La tua tesi ha una struttura chiara e coerente tra introduzione, capitoli e conclusione? | ☐ |
7. Hai inserito una bibliografia completa e formattata secondo lo stile richiesto? | ☐ |
8. Hai seguito i consigli e le correzioni del relatore prima di consegnare? | ☐ |
9. La tua conclusione riassume efficacemente i risultati e propone spunti futuri? | ☐ |
10. Hai preparato una scaletta per la discussione e simulato possibili domande? | ☐ |
Conclusione:
Utilizzare ChatGPT per stendere la propria tesi può essere una valida scelta ma il suo uso deve prevedere un uso consapevole. L’intelligenza artificiale non deve essere un sostituto, devi inserire il tuo pensiero critico, rendendo il tuo elaborato unico e irripetibile.
Senza un tuo intervento diretto, il testo potrebbe risultare piatto, poco professionale e assolutamente non rappresentativo della carriera accademica avuta. Ricorda che la tesi è il coronamento di un lungo percorso, dove dimostri il pieno conseguimento dele competenze raggiunte. Usare ChatGPT per tesi di laurea può essere utile, ma solo come strumento a servizio delle tue idee, non come autore occulto.
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