Trovare lavoro dopo l’università è una sfida che accomuna molti neolaureati in Italia, che spesso devono affrontare dubbi, ostacoli, e una forte competitività. Le domande che affliggono sono sempre: “Riuscirò a trovare la mia strada?”, “Riuscirò a essere indipendente?”. Il passaggio dall’università al mondo lavorativo può creare ansia e preoccupazione, tuttavia, con il giusto metodo, è possibile affrontare le proprie paure e riuscire a trovare l’impiego sperato.

Se ti senti descritto da queste parole, qui troverai una guida dove approfondiamo le tipiche difficoltà del trovare lavoro dopo l’università, e le strategie pratiche per chi cerca lavoro.

 

Perché trovare lavoro subito dopo la laurea può essere difficile

La domanda che molti neolaureati si pongono è: “Perché è così difficile riuscire a trovare lavoro dopo la laurea?”. Non c’è una risposta giusta né una sbagliata a questa domanda, tuttavia, in Italia, il mercato del lavoro per i giovani, e non solo, è complesso ed è in continuo mutamento. Questo perché:

  • C’è troppa concorrenza: ogni anno migliaia di neolaureati cercano lavori simili tra loro. I settori dell’economia, della comunicazione e della giurisprudenza sono esempi di campi saturi.
  • Manca l’esperienza lavorativa: molte offerte chiedono già uno stage o una breve esperienza, ma gli studenti non sempre hanno lavorato durante il percorso di studio.
  • Lo studio non è sufficiente: spesso le imprese chiedono competenze che gli studenti non hanno imparato (o non hanno approfondito) durante l’università.
  • Incertezza: in generale, i neolaureati hanno poca fiducia e molta incertezza nel trovare un lavoro post laurea, perché sono invasi da notizie negative che possono scoraggiare. Riuscire a capire queste dinamiche permette di agire in tempo e usare metodi adatti per arginare le difficoltà.

 

Preparare CV e LinkedIn per candidarsi con successo

Stai cercando il tuo primo lavoro post laurea? Il CV e il profilo Linkedin possono darti una grande mano. Infatti, un curriculum vitae ben curato e la gestione costante di un profilo LinkedIn possono rappresentare un’ottima vetrina per le aziende. Ma andiamo con ordine:

Come valorizzare competenze e tirocini nel CV

Prepara competenze e tirocini utili per la posizione per cui ti sei candidato. Inserisci risultati misurabili e responsabilità che hai avuto durante stage e progetti universitari. Se non hai esperienze lavorative formali, nel tuo curriculum puoi inserire progetti universitari, tirocini, volontariato o altre competenze (anche da autodidatta). Usa un linguaggio chiaro che faccia capire quello che hai imparato e come potresti dare valore a un’azienda una volta assunto. Ricorda di impostare sempre prima le esperienze lavorative e poi il tuo percorso formativo.

Personalizzare la candidatura per ogni offerta

Non mandare un CV (e lettera di presentazione) uguale per ogni lavoro. Leggi con attenzione l’annuncio e, in base alle richieste, cambia il tuo curriculum. Devi basarti sulle abilità che richiedono, in modo da dimostrare che tu sei la persona giusta per loro. Inoltre, devi curare il tuo profilo LinkedIn. Compila tutte le parti, inserisci una foto professionale con sfondo neutro (possibilmente) e utilizza un registro adatto al profilo che hai creato. Controlla, poi, che le informazioni presenti nel curriculum corrispondano a quelle su LinkedIn. Tali accorgimenti faranno sì che il tuo profilo sarà più visibile nei risultati di ricerca.

Leggi anche: Come scrivere un CV efficace per il mercato del lavoro italiano

 

Strategie pratiche di ricerca lavoro: networking, stage, job portal

Tra le strategie pratiche di ricerca del lavoro, l’essere intraprendente è quella che apre innumerevoli porte per avere opportunità di lavoro in Italia. Ecco qui alcuni consigli pratici:

Fai networking: il passaparola è ancora una delle maggiori fonti delle opportunità lavorative in Italia. Ecco perché consigliamo di partecipare a eventi, workshop, fiere del lavoro e, in generale, di stare in contatto con le persone. Perché sono le persone che creano i collegamenti.

Iscriviti a portali per il lavoro: i siti come LinkedIn, Indeed, InfoJobs, ecc. possono aiutarti a individuare offerte adatte a te e farti conoscere dai recruiter.

Invia candidature mirate: seleziona offerte che corrispondono al tuo profilo e alle tue aspirazioni.

Svolgi uno stage o un tirocinio formativo: spesso sono un buon punto di partenza per i neolaureati in Italia, anche se il salario iniziale è basso.

 

Partecipare a fiere del lavoro e workshop universitari

Per cercare lavoro dopo la laurea, le fiere sono ottime occasioni per incontrare recruiter. Le fiere offrono la possibilità di raccogliere contatti, e puoi scoprire opportunità interessanti. Molte università, per esempio, organizzano incontri con aziende. Se ne hai l’occasione approfittane per farti conoscere.

Creare un piano di ricerca lavoro efficace

Per riuscire ad aumentare le tue possibilità di trovare un lavoro dopo l’università, devi calendarizzare le tue prossime mosse. Suddividi le tue attività, per esempio: quante candidature alla settimana vuoi inviare? In quali piattaforme ti vuoi iscrivere? Come puoi ampliare la tua rete di contatti? La costanza è importante, perché, alla fine, sarà quella a premiarti.

 

Come affrontare colloqui e selezioni senza stress

I colloqui di lavoro possono sembrarti un ostacolo difficile da superare, portandoti ad avere ansia da prestazione e molto stress. Questo accade soprattutto se sei alle prime armi. Per prepararti al meglio prova ad attuare questi consigli:

Simula i colloqui con amici o tutor: puoi prepararti sulle domande frequenti, come “Perché hai scelto questo percorso?”, “Qual è il tuo punto di forza?” o “Qual è il tuo peggior difetto?”.

Informati sull’azienda: qual è la sua missione, i valori e i progetti principali? È molto importante che tu sia a conoscenza di questi dettagli per trasmettere motivazione e interesse a chi ti dovrà assumere.

Cerca di gestire le tue emozioni: esercitati con tecniche di respirazione per ridurre la tensione. Lo sappiamo, non è facile, ma vedrai che ci ringrazierai per questo consiglio.

Presta attenzione alla comunicazione non verbale: i selezionatori notano la postura, la stretta di mano, il sorriso e il contatto visivo. Fai tutto con cognizione, non a casaccio e di fretta.

Sii spontaneo: non imparare le risposte a memoria, ma rendile tue. La pappardella si nota.

Valorizza gli insuccessi e le difficoltà: se hai mai affrontato situazioni difficili che hai risolto, raccontale. Perché questo comunica maturità e spirito di adattamento. Il problem solving è una caratteristica sempre molto richiesta.

 

Simulare colloqui e rispondere alle domande frequenti

Ricapitolando, prima di affrontare un colloquio, è utile preparare risposte (non a memoria) sulle motivazioni personali che ti portano a candidarti, sui tuoi punti di forza e sui tuoi punti deboli. Prepara eventuali risposte anche sulle esperienze più significative e sugli obiettivi professionali. Ma soprattutto sulle domande comuni, come: “Parlami di te” o “Perché dovremmo assumerti?”. Con gli amici o tramite servizi di career coaching, fai simulazioni per acquisire sicurezza, perché così migliori la tua comunicazione.

Da evitare:

❌ Insicurezza

❌ Mostrare poco entusiasmo

❌ Essere impreparato sul ruolo

 

Leggi anche: Come prepararsi a un colloquio di lavoro: guida per studenti

 

Strumenti di supporto: coaching, mentoring e career center

In Italia, molte università ed enti specializzati forniscono servizi per aiutare i neolaureati a trovare lavoro dopo l’università:

  • I career center universitari danno supporto nella scrittura del CV, nella simulazione di colloqui, e nell’orientamento al lavoro.
  • Il mentoring, con professionisti esperti, segue il neolaureato nella ricerca attiva.
  • Un career coaching, privato o universitario, offre incontri personalizzati per chiarire obiettivi e rafforzare la strategia di candidatura.
  • I gruppi online e le community per neolaureati sono utili per scambiarsi consigli, offerte e feedback all’interno di realtà digitali come community LinkedIn o pagine Instagram a tema lavoro.

 

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