La tesi di laurea magistrale è l’ultima tappa per concludere il tuo percorso di studi. Grazie a essa, hai la possibilità di dimostrare ciò che hai appreso, e la tua capacità nello svolgere le ricerche in modo del tutto autonomo. Se il tuo obiettivo è l’ottenere il 110 e lode, devi sapere che tale risultato non dipende solo dalla tua conoscenza, ma anche dall’organizzazione delle informazioni e dei dati nella tesi, da come li esponi e da come li unisci per sviluppare poi una tua idea.

Una buona struttura permette di creare una tesi di qualità. Senza di essa, le idee rischiano di essere sviluppate con un’argomentazione debole e dispersiva.

Se vuoi strutturare la tua tesi magistrale per ottenere il 110 e lode, questa guida ti consiglierà passo dopo passo a creare una struttura salda, sviluppando in modo coerente i vari argomenti e curando gli aspetti formali che, se trascurati, diminuiscono la qualità della tua tesi.

 

L’importanza della struttura nella valutazione della tesi

Il modo in cui la tua tesi magistrale è strutturata è il primo metro di valutazione da parte della commissione, essendo uno dei primi elementi che colpisce l’attenzione. Per semplificarti l’idea di “struttura” prova a considerarla come una sorta di mappa che guida il lettore nel tuo percorso di ricerca. Se impostata bene, essa permette di far cogliere il filo rosso che lega ogni capitolo. In questo modo la commissione percepisce l’efficacia delle tue argomentazioni e potrà valutare al meglio il tuo lavoro, il tuo metodo e la tua capacità analitica.

Ricorda sempre: tutto ciò che dopo mesi di studio ti sembra ovvio, è in verità sconosciuto a chi legge. Ed ecco perché è necessario tracciare un percorso che sia il più chiaro possibile, proprio perché, così facendo, il lettore può seguire la direzione che hai impostato e leggere senza avere mai incertezze.

 

Struttura ideale di una tesi magistrale

Dopo aver scelto l’argomento della tua tesi di laurea, il passo successivo è quello di sviluppare una struttura solida, chiara e coerente. Per fare ciò, ti consigliamo di seguire questa organizzazione di indice:

  • Introduzione:

Espone l’argomento e gli scopi della ricerca. Illustra il valore del tema, ponendo la domanda che la ricerca dovrà indagare e chiarisce il metodo adoperato. Inoltre, presenta una visione d’insieme della struttura del testo.

  • Corpo del testo

Primo capitolo: espone il quadro teorico e la rassegna della letteratura.

Secondo capitolo: descrive il metodo e gli strumenti di ricerca.

Terzo capitolo: analizza i dati e mostra i risultati.

Quarto capitolo: discute i risultati e li interpreta.

  • Conclusioni

Le conclusioni ricapitolano i punti principali affrontati nella tesi e rispondono alla domanda della ricerca. Suggeriscono, inoltre, possibili sviluppi successivi o consigli per il futuro.

  • Bibliografia

Elenca tutte le fonti citate. Osserva le regole di citazione richieste dall’ateneo, come quelle APA o MLA.

  • Sitografia

Include le risorse online menzionate nella tesi. Non si devono inserire blog personali, né Wikipedia, né forum. Un’eccezione si fa per discussioni con esperti che possono essere accertate.

  • Appendici (se servono)

Sezione dedicata all’inserimento di altro materiale come tabelle, grafici o questionari.

 

📌Esempio di struttura ideale (disciplina Scienze sociali)

 

  Contenuto
Frontespizio •Titolo tesi

•Nome e cognome studente •Relatore

•Ateneo

•Anno

Indice Elenco dei capitoli e paragrafi con numeri di pagina
Introduzione •Contesto e importanza del tema

•Obiettivi e domanda di ricerca

•Metodo usato

Capitolo 1 •Definizione dei concetti chiave

•Rassegna della letteratura

•Ipotesi di ricerca

Capitolo 2 •Disegno della ricerca (quantitativo o qualitativo)

•Campione e strumenti

•Limiti

Capitolo 3 •Dati analizzati (tabelle e/o grafici)

•Statistiche

Capitolo 4 •Confronto della letteratura esistente con i risultati

•Implicazioni pratiche

Conclusioni •Sintesi dei risultati

•Risposta alla domanda della ricerca

•Prospettive future

Bibliografia Fonti citate (APA/MLA)
Sitografia Risorse online menzionate
Appendici •Questionari

•Dati

•Altro materiale

 

 

Leggi anche: Come scegliere l’argomento perfetto per la tesi triennale

 

Cosa deve contenere l’introduzione

Per strutturare una tesi magistrale, l’introduzione è un elemento fondamentale, perché non è altro che la presentazione della tua tesi di laurea. Come l’incipit di un libro, essa deve catturare l’interesse della commissione, mostrando l’argomento dello studio e il modo in cui verrà sviluppato. È nell’introduzione che indichi gli obiettivi della tua ricerca, la domanda principale a cui dovrai rispondere e il metodo scelto per affrontarla. Un buon inizio è sempre una carta vincente proprio perché dà una guida al lettore, accennando alla divisione degli argomenti in cui la tesi magistrale è strutturata.

Come organizzare i capitoli per massimizzare la chiarezza

Come abbiamo più volte ripetuto, una tesi di laurea con una buona struttura ne migliora la lettura. Grazie a essa, si dimostra di aver lavorato con ordine e rigore logico. Per ottenerla, è necessaria la cura nell’organizzazione dei capitoli. In tal modo, ogni parte è chiara e si lega in modo coerente alle altre. Ecco come:

  • Ogni capitolo deve legarsi a quello successivo, in modo da evitare dei salti tematici troppo netti e confondere così il lettore. Proprio per questo è sempre meglio creare transizioni scorrevoli che possano unire un capitolo a quello successivo.
  • I capitoli non devono essere né troppo brevi, né troppo lunghi. Ci deve essere equilibrio nella lunghezza.
  • Dividere i capitoli in varie sezioni o paragrafi per rendere più semplice la lettura.

 

Sviluppo dei capitoli e transizioni logiche

Per strutturare una tesi magistrale di qualità, ogni capitolo deve essere sviluppato senza ripetizioni ridondanti e discorsi vaghi. Tuttavia, ognuno di essi deve essere collegato all’altro mediante passaggi e riferimenti che ne permettono il cambio di argomentazione senza creare confusione. In questo modo si evitano passaggi improvvisi e poco fluidi. Per ottenere ciò, usa frasi che uniscono un capitolo all’altro, un esempio semplice è: “Come affrontato nel Capitolo 1”, e sottolinea come ogni parte dia il suo contributo alla domanda di ricerca. Di fondamentale importanza, ricorda di strutturare sempre i paragrafi in modo che abbiano un ordine, con titoli e sottotitoli numerati che rendano semplice la lettura. Mantieni un giusto equilibrio tra la teoria e l’analisi dei dati.

 

Inserire citazioni, fonti e dati in modo corretto

Una tesi di qualità, non solo espone idee nuove, ma mostra la cura con cui si presentano gli argomenti con dati e fonti. Citazioni precise, tabelle ben fatte e un’attenzione nell’appuntare i riferimenti sono aspetti base per mostrare riguardo e rispetto delle regole universitarie. In tal modo, ci si assicura che ogni parte sia trattata con il massimo della precisione.

  • Citazioni: esse fondano la credibilità del tuo lavoro. Ogni ateneo usa standard propri, come APA, Chicago, MLA o Harvard. Devi seguire con esattezza lo stile richiesto e controllare le direttive del tuo dipartimento. Quando trascrivi le citazioni devi sempre mantenere la coerenza nell’intero documento, ovvero usando lo stesso formato per le citazioni e la bibliografia. Cita sia le fonti dirette, tratte da testi originali, che quelle indirette da opere che riportano idee di altri.
  • Dati e grafici: chiarezza e contestualizzazione sono le parole chiave se nella tua tesi sono presenti dati e grafici. Questo perché danno forza a ciò che scrivi, ma solo se li mostri in modo chiaro e completo. Per non creare equivoci dai un nome a ogni elemento con un titolo che spieghi il contenuto. Per esempio: “Figura 1: Andamento delle temperature globali (2000-2025)”. Quando serve, scrivi una spiegazione dei simboli, soprattutto per i grafici che richiedono un’interpretazione. Nel testo, chiarisci il significato dei dati, spiegando come quei dati diano appoggio alla tua tesi.
  • Plagio: anche se involontario, il plagio è un grave errore nella scrittura della tesi di laurea. Per evitarlo, bisogna parafrasare con cura e con parole proprie le idee altrui, citando sempre la fonte. Un aspetto importante è il non copiare mai frasi intere o blocchi di testo senza virgolette e un rimando.

 

Leggi anche: Revisione e correzione tesi

 

Errori strutturali che possono compromettere il voto

Tra gli errori strutturali più comuni che richiamano poca cura nella trascrizione della tesi, vi sono:

Introduzione poco chiara: quando non si dichiara l’intento dello studio e i suoi obiettivi.

Capitoli non collegati tra loro: nessun passaggio logico o riferimento che lega le parti.

Bibliografia sbagliata: citazioni errate o assenti.

Formattazione non ordinata: le pagine appaiono diseguali e disordinate con margini, font e interlinea non curati e diversi.

 

Come TesiUp può aiutarti a ottenere il massimo risultato

Per strutturare una tesi di laurea magistrale senza difetti e che possa raggiungere il 110 e lode, il servizio di TesiUp offre:

  • Consulenza personalizzata per la struttura dei capitoli.
  • Correzione della forma e del contenuto per eliminare gli errori.
  • Consigli sull’impaginazione per una presentazione di qualità.

 

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Leggi anche: Come fare la revisione finale della tesi

 

 

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